Scialpinismo |
|
Costa Serena 2744 m |
|
|
Info gita | |
Partenza: | Mottes - Crevacol 1684 m |
Tempo di salita: | 3 h |
Dislivello: | 1084 m |
Difficoltà: | BS |
Esposizione | NE poi E |
Periodo: | dicembre - marzo |
27 febbraio 2005 | |
La Costa Serena è una valida alternativa al colle omonimo, facile e famosa gita invernale. La Costa Serena è adatta a chi ricerca pendii più ripidi, e l'esposizione permette di effettuare spesso la discesa in neve farinosa. Non ci sono problemi particolari, se non un po di attenzione ad un traverso prima di salire alla dorsale finale che porta alla vetta. | |
Questa stagione è un disastro. Ci tocca andare per l'ennesima volta nella zona del Gran San Bernardo, l'unica ad avere un innevamento decente. Partiamo già col sole al parcheggio degli impianti di St Rhemy Crevacol. Seguiamo prima una stradina innevata, che percorre la valle abbastanza ampia prima, per poi abbandonarla e salire nel bosco.
A sinistra: l'alpe Le Bois.
Al centro: il pianoro che precede il col Serena, in lontananza.
A destra: il vallone di salita alla Costa Serena. Lasciamo alla nostra destra le Alpi Le Bois, dove facciamo una piccola sosta per un sorso di the caldo, poi proseguiamo. In fondo all'ampio vallone è ben visibile l'insellatura del col Serena. Noi pieghiamo a destra, per un vallone abbastanza ampio, soleggiato. Saliamo tranquilli fino ad un colletto a 2600 m circa.
A sinistra: verso il colletto 2600 m.
Al centro: lungo la salita. A destra:
arrivo sulla dorsale finale. Segue un traverso in ombra, al di sotto di una puntina rocciosa, da percorre con un po di attenzione e valutando la stabilità del pendio. Superatolo, con una serie di inversioni ci si porta in breve sulla dorsale finale, da cui facilmente tocchiamo la vetta della Costa Serena 2744 m.
A sinistra: la dorsale finale.
Al centro: "vado io?" "vai tu?" A
destra: uno dei "ricamatori"... Un pranzo veloce per via del freddo, poi è ora di scendere. Già la dorsale è molto bella, poi è stato il paradiso. Difficile da descrivere. Una discesa nella polvere più polvere che c'è. Sembra di essere in Canada tanto è leggera la neve. Cerchiamo gli ancora ampi spazi vergini, dove disegnare le nostre serpentine. E' una goduria fino al pianoro, dopo di che non è altro che una bella pista battuta fino in fondo.
A sinistra: un attimo per tirare il fiato e
poi si riprende.. Al centro: danzando
sulla polvere.. A destra: "uhm...sì,
abbiam fatto un bel lavoro..." Per completare la gita, anche stavolta è d'obbligo una sosta in una simpatica piola a Echevennoz, dove un piatto di affettati valdostani ed una birrona ci restituiscono le forze, prima del rientro a casa, in una serata di preludio alla neve.
A sinistra: ultime curve prima di arrivare al
pianoro. A destra: dall'alpe Le Bois in
giù è tutto un pistone battuto.
|
|
top | home | mail |
© 2001 - 2005 - powered by roby4061.it |