Scialpinismo |
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Monte Roisetta 3324 m ( traversata per il canale ovest e la via normale ) |
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Info gita | |
Partenza: | Cheneil parcheggio 2024 m |
Tempo di salita: | 4 h 30 m |
Dislivello: | 1084 m |
Difficoltà: | BS - OS (ramponi) |
Esposizione | SO |
Periodo: | aprile - maggio |
2 aprile 2005 | |
La salita alla Roisetta è molto
frequentata per la sua via normale. Si può effettuare questa
traversata esclusivamente con condizioni di neve assolutamente
sicura. Prestare molta attenzione al traverso da q2700 a q2800 e
soprattutto al canale dei denti d'aran. la pendenza media misurata graficamente da q2900 a q 3200 è sui 38°. gli ultimi metri prima di uscire sulla spalla sud anche qualcosa di più. se le condizioni della neve lasciano dei dubbi, rinunciare a salire di qui.. |
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Divertente quando passi una giornata a cercare un socio per l'indomani e non riesci a trovare nessuno, nonostante la meta invitante..ormai rassegnato ad andare da solo, sono riuscito a recuperare un socio per il monte Roisetta, da cheneil (valtournanche). Sveglia ore 4,30 (meno dura del previsto...) e partenza da Rivarolo alle 5,30.
A sinistra: partenza nella nebbia più fitta.
Al centro: il primo traverso. A destra:
la seconda metà del traverso, ormai fuori percorso giusto.
A sinistra: verso l'imbocco del canale vero e
proprio. Al centro: la pendenza
comincia ad aumentare. A destra: uno
sguardo indietro, non ispira fiducia.
A sinistra: al confine tra luce ed ombra.
Al centro: siamo quasi a metà canale, il difficile sta per arrivare.
A destra: i Denti d'Aran.
A sinistra: verso la parte ripida del canale.
Al centro: c'è già chi preferisce salire a piedi.
A destra: un'immagine che rende bene l'idea della pendenza.
A sinistra: l'uscita del canale.
Al centro: il brutto traverso che qualcuno ha percorso con gli sci.
A destra: il Grand Tournalin. L'unica cosa, ormai, era di tirarsi fuori il prima possibile. Indietro è complicato tornare, quindi tocca proseguire, incrociando le dita. A 3150 m prendo la decisione di proseguire a piedi coi ramponi. C'è da fare un traverso assolutamente orrendo, su pendio a 35-40°, sospeso su una balza rocciosa, che non mi piace. E' vero che sono passati di lì già in 4 o 5, ma a me proprio non ispira un accidenti di niente. Per cui decido di mettere gli sci nello zaino e salire più sicuro, come altri stanno facendo. Mi cerco un posticino vicino ad una roccia e mi preparo. Quindi caricato lo zaino in spalle salgo ramponando per la max pendenza, quasi di corsa, per levarsi il prima possibile da quello schifo di posto...In dieci minuti scarsi, dopo un traverso ahimè necessario ma meno impressionante di quello percorso dagli altri con gli sci, esco sulla spalla sud, finalmente su terreno NORMALE...qui posso tirare diversi respiri di sollievo e tutt'ad un tratto arriva la stanchezza...
A sinistra: verso la vetta.
Al centro: il mio arrivo sci a spalle sull'anticima.
A destra: il Grand Tournalin.
A sinistra: il bel percorso di discesa.
Al centro: prime curve sul bel pendio finale dell'anticima.
A destra: il fondo liscio e portante che ci aspetta. Grazie a Dio è l'ora della discesa: bellissima la parte alta, due dita di farina su fondo portante, e scendendo, cercando i pendii esposti a sud, si trova un firn perfetto, morbido al punto giusto... Scendendo per la retta via ritorniamo al punto dell'errore e ci sorbiamo di nuovo il palloso traverso. Altri ripiani e poi l'odioso traverso iniziale. Ad ovest, stante le basse temperature, la neve è ancora dura... A parte i crampi ed il massaggio alle gambe dovuto all'effetto marmo della neve, giungiamo finalmente a Cheneil...Una birra ghiacciata a Valtournanche conclude degnamente l'avventura. Controluce verso la Becca Trecarè.
Nota del giorno dopo: |
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