Scialpinismo

 

Torre Ponton 3101 m
 

 

 
Info gita  
Partenza: Dondena 2105 m
Tempo di salita: 3 h 30 m
Dislivello: 1100 m
Difficoltà: MS
Esposizione SE, SO, NO
Periodo: marzo - maggio (inizio giugno)

 

26 maggio 2001
La parte alta della Valle di Champorcher si apre nella stupenda conca di Dondena, circondata a sud dalla cresta che la divide dalla Val Soana, con la Rosa dei Banchi, a nord dal Mont Delà e dal Mont Glacier, che la separano dalla valle centrale. Verso ovest si allunga verso la Finestra di Champorcher, comunicazione con la valle di Cogne, aperta tra il Bec Costazza a sx, e dalla Torre Ponton a dx: quest'ultima offre una bella salita, in un bell'ambiente pittoresco, deturpato però dagli elettrodotti del Superphoenix. Per Dondena passano due linee, che arrivano entrambe dalla valle di Cogne: una passa per la Finestra, l'altra per il Colle Pontonnet: l'itinerario descritto segue la seconda linea, cioè quella di dx. E' consigliabile effettuare la gita quando sia possibile partire da Dondena, dove si arriva grazie ad una carrozzabile in mediocri condizioni.
 

La primavera avanza a passi da gigante: le condizioni sono praticamente estive, con lo zero termico oltre i 3500 mt. Rispetto ad un mese prima non è andata via molta neve: si arriva a Dondena in auto, ma si portano gli sci per soli 10 minuti. I prati verdi Dondena fanno impressione, con le lingue di neve ancora molto spesse che li sfiorano, tra i crochi e le genziane. Calzati gli sci mi dirigo verso la vecchia strada reale di caccia, che si percorre a mezza costa fino ad uscire su un pianoro dove vi è un primo bivio per il colle Pontonnet: il tracciato della strada reale è in gran parte libero dalla neve e conviene comunque salire fino al bivio successivo, a circa 2528 mt, dove si abbandona la via del Lago Miserin e si piega a dx scendendo leggermente ad un ponticello sul torrente che scende dal Miserin. Segue un bel traverso esposto in pieno sole, dove la neve è allucinante tanto è bagnata, e continua a fare un gran caldo.

La conca di Dondena, nella parte alta. A destra la Torre Ponton.

Si risale ad un ripiano successivo e si aggira un dosso poco pronunciato, dirigendosi verso il ripido pendio che porta la valloncello che racchiude il lago Pontonnet.. Risalgop quindi il pendio dove la neve è sempre molto bagnata intravedendo a tratti il tracciato della strada sotto il manto nevoso decisamente abbondante, passando accanto ad un traliccio, e poi con un breve traverso raggiungo la conca del Lago Pontonnet 2702 mt, al principio del valloncello che culmina con il colle omonimo.

Il Mont Delà, dall'aspetto di un'ardita vetta himalayana, avvolto dalle nebbie.

Seguendo i tralicci si percorrono i pendii di dolce inclinazione fino ad uscire sul colle, dove vi è una casermetta. Il panorama si apre sulla comba tersiva e sul lontano piano di Clavalitè. Mi rimane solo più la bella dorsale: si sale senza via obbligata, ma tenendosi possibilmente più a sinistra, prestando attenzione al tratto centrale un po ripiduccio. Verso i 2900mt compare la neve fresca: due dita di farina su fondo duro. Lasciando a sx una postazione di caccia si segue la cresta che si fa più sottile fino al punto culminante, che si raggiunge sci ai piedi.

Avvicinandosi alla meta, la primavera avanza.

Il panorama si apre sulla parte alta del vallone dell'Urtier con i meravigliosi pendii che salgono alla Cima di Perdzà e su tutta la conca di Dondena; vicinissima e imponente la Punta Tersiva, ottima vista su buona parte del massiccio del Gran Paradiso. E ora la discesa: i primi 200 mt sono da urlo, le due dita di farina offrono una discesa brevissima ma spettacolare, unica: poi la neve è marcia ma ancora sciabile. In poco più di 40 minuti sono a Dondena, disegnando le ultime curve sui prati ormai verdeggianti, ricchi di crochi e di genziane, che reclamano l'estate ormai prossima.

Dalla vetta le prime curve sulle due dita di farina.

 

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