Scialpinismo

 

Monte Lion 2009 m
 

 

 
Info gita  
Partenza: Fondo 1074 m
Tempo di salita: 3 h
Dislivello: 950
Difficoltà: MS
Esposizione N
Periodo: dicembre - marzo

 

8 febbraio 2009
Il Monte Lion è una gita super classica invernale della val Chiusella. Non presenta difficoltà, e l'interpoderale aiuta a superare la boschina della parte bassa. L'esposizione prevalentemente a nord permette di trovare a lungo neve farinosa. La partenza "ufficiale" sarebbe un tornante prima degli ex-impianti di Palit, attualmente chiusi. Pertanto la strada che sale da Fondo al piazzale delle vecchie seggiovie non viene pulita dalla neve, e tocca partire da sotto, aumentando il dislivello.

 

Here is a song
From the wrong side of town
Where I'm bound
To the ground
By the loneliest sound
That pounds from within
And is pinning me down 

E rieccomi a solcare le nevi delle mie montagne, dopo un week-end di stop per via del maltempo. Oggi gruppo numerosissimo, da anni non si vedevano così tanti allievi al corso di scialpinismo della Valle Orco, simpatica “combriccola” alla quale fa sempre piacere aggregarsi. La meta scelta era il Monte Lion in Valchiusella, tra l’altro fu la mia prima uscita del corso SA1 nell’ormai lontano 2001… 

Siamo in tanti, tantissimi, e ci va parecchio tempo tra il ritrovo e la partenza.. alla spicciolata, a gruppetti finalmente si parte dai pressi di Fondo. Salgo col mio passo, l’ambiente è molto bello, spolverata di neve che si aggiunge alla già tanta presente. Alex e Giampaolo salgono anche al loro passo, ogni tanto ci si ritrova negli intermezzi dei mille mila gruppetti che si sono creati. Quanta ggente! E quanti amici e amiche che ritrovo con cui scambiare chiacchiere. 

Rispetto a qualche anno fa, la stradina che evita l’infame boschina della parte bassa sale più in alto. Alcune baite sono davvero sommerse, ci saranno un paio di metri di neve a 1600 m. Sosta the, si alza un fastidioso vento, che ripulisce dalle nubi il cielo, e crea delle luci a dir poco meravigliose, su questi pendii immacolati (per ora), in attesa di essere arati fino all’inverosimile da questa mandria di sciatori impazziti (si fa per dire dai..).  

Salendo notiamo il versante sud della Punta Palit che è un distacco unico… tutto l’intero versante fino al Gran Munt e Cima La Rubbia.. impressionante… e lastroni ancora in bilico sul vallone sottostante. Quest’anno c’è davvero tanta tanta neve.. Perdo il contatto coi due soci, risalgo poi superando vari gruppetti, ecco l’ultimo pendio, ci siamo quasi. 

Arrivo su, fa freddo. Il vento mi spazzola per bene, turbini di neve si protendono dalla cresta verso il cielo e sulla pianura canavesana, mi guardo intorno, montagne, cielo e neve. Salendo ho praticamente spento parte della mia testa, allontanato pensieri e malinconiche riflessioni degli ultimi tempi. Mi isolo qualche secondo, non più voci, ma solo il suono del vento che mi accarezza violentemente il viso. Ecco, quassù, al confine tra neve e cielo, ancora una volta, mi sento a casa. 

Feels like home

I should I have know

From my first breath 

Ritorno alla realtà, il vociare del gruppo si fa strada nel vento, il freddo è pungente, arrivano su altri allievi e istruttori, chi era già su come me si prepara e scende per perdere quota e portarsi un posto riparato. Lo troviamo subito sotto la cima.. c’è chi prepara una panchina che neanche in piazza Castello a Torino la si trova… mangiando e  bevendo, assistiamo all’arrivo ed al passaggio di tutto il resto del gruppone, incitando a raggiungere la vicina cima. Passano altri amici e amiche che non vedo da molto, oggi sembra ci sia tutto il mondo scialpinistico canavesano su di qui.. 

La pausa è lunga, ma poi è ora di scendere. Anche qui a gruppetti, Alex e Giampaolo scendono prima, io attendo un gruppetto di istruttori e allievi, ma poi mi lancio pure io. E la neve è divertente… in alto è leggera, poi a tratti un po’ pesante, qualche leggera crosta, ma scegliendo il ritmo giusto riesco a divertirmi molto. Qualche ripida variante, e takajù…i bei pendii vergini del mattino saranno un ricordo, dopo il passaggio della nostra “orda barbarica”.. il divertimento finisce all’arrivo sulla stradina.. poco divertente, piena di rotaie e buchi, e con tratti in piano e pure in leggera salita.. ma alla fine arriviamo a Fondo..i tempi sono assai dilatati, cosicché tra noi e gli ultimi passano un paio d’ore..  

Finalmente tutti riuniti, scendiamo in ricerca del sole, per un’immancabile, caratteristica, irrinunciabile e necessaria merenda autogestita in quel di Traversella..tralascio la composizione di tale “rifornimento”, ma la si può immaginare.. lo scialpinismo fa venire fame e sete! Il sole tramonta dietro il “nostro” Lion, un ultimo sorso di vino, un caffè e siamo pronti per tornare a casa. Ci arriverò stanco e cotto dal sole, ma felice e riposato mentalmente. 

Una giornata di scialpinismo, sole, neve, amici, pan, tùma, salàm e vìn…quale miglior medicina per l'anima?

And I thank you
From bringing me here
For showing me home
For singing these tears
Finally I've found
That I belong here

 (Home, Martin Gore – Depeche Mode)

 

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