Scialpinismo |
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Punta Leysser 2771 m |
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Info gita | |
Partenza: | Vetan 1671 m |
Tempo di salita: | 3 h 30 m |
Dislivello: | 1100 m |
Difficoltà: | MS |
Esposizione | S |
Periodo: | dicembre - aprile |
18 marzo 2006 | |
La Punta Leysser è una delle classiche del periodo invernale - inizio primaverile. Priva di difficoltà è una piacevole salita adatta anche ai prinicipianti. L'esposizione in pieno sud permette di trovare neve trasformata anche in pieno inverno. Porre un po di attenzione sotto i pendii finali: essendo una zona molto ventosa, è possibile la formazione di placche a vento, in particolar modo sulla dorsale finale e sotto la cima. | |
L'inizio di questa gita è un po rocambolesco, attendendo invano per un buoni tre quarti d'ora un'amica che non si è svegliata e non è raggiungibile per telefono... Partiamo così molto tardi da Vetan, alle 9.25... il tempo è discreto, con un po di nebbie sottili. La salita è semplice, ci alziamo sui pendii dietro la piccola frazione, mentre il sole ci cuoce per benino.
A sinistra: i quattro dell'Ave Maria alla
partenza... Al centro: verso metà
salita A sinistra: sulla dorsale finale Saliamo a buon passo, recuperando gran parte del tempo perduto al mattino, toccando gli alpeggi Arpilles 2120 m e continuando poi per bei pendii verso una sella posta ad occidente della vetta. La raggiungiamo, da qui si ha un'ottima vista verso il Monte Bianco. Il sole è davvero molto caldo, l'ora relativamente tarda, considerando che siamo oltre la metà di marzo, ma c'è ancora molta gente che sale. Ingrano ulteriormente il turbo, distanziando parecchio i compagni di gita. Solo la locomotiva Davide tiene banco al mio passo, e arriviamo in vetta un poco dopo l'altro.
A sinistra: i pendii finali visti dalla vetta. Al centro: Massimo studia la linea di discesa. A sinistra: serpentine su serpentine.... i sta molto bene, la sosta è lunga e piacevole, mentre piano piano arrivano anche gli altri soci di gita. Il piccolo mare di nubi sulla valle centrale offre spettacolo, ma alle 12.45 (tardissimo!) iniziamo la discesa. La neve incredibilmente è ancora buona. Solo un po marcetta sotto la cima, poi diventa ottima, scegliendo tra i vari canaloni da half-pipe.
Nicola in un canalone da half-pipe. ualche nebbiolina qua e là ci obbliga a fermarci per non sbagliare canali e finire chissà dove...Arriviamo comunque felici e soddisfatti a Vetan, dove la fauna locale, un cagnolino e una gatta decisamente ruffiana, ci accolgono con un caloroso comitato di bentornato!!
Il comitato di accoglienza di Vetan.
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