Scialpinismo |
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Punta delle Lance 2231 m |
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Info gita | |
Partenza: | Pian Benot 1610 m |
Tempo di salita: | 1 h 30 m - 2 h |
Dislivello: | 621 m |
Difficoltà: | MS |
Esposizione | N |
Periodo: | dicembre - aprile |
10 dicembre 2000 | |
L'annata promette bene: la Punta delle Lance è una breve gita, molto facile, che ha un solo neo: è vicina al comprensorio sciistico di Pian Benot, sopra Usseglio, in Val di Viù: ma Pian Benot non è la Via Lattea: e poi, dopo una bella gita ci si può allenare anche un po in pista. Nella stagione 2000/01 l'ho salita anche il 7 aprile, dopo una nevicata primaverile (una delle tante del 2001) e a impianti semichiusi: una vera chicca. | |
Alla partenza fa abbastanza freddo, era ora che arrivasse l'inverno. E' al prima uscita con la nuova attrezzatura: dopo due stagioni ho dovuto abbandonare i miei Dynastar Yack da 1.90 mt (io sono alto 1,70!!!) di 2° mano con i mitici (e pesanti) Silvretta 404 a favore della leggerezza dei Trab Easy Tour e degli stellari Dynafit Tour Lite.....
Dal piazzale prima del bar c'è una stradina (indicazioni per il colle delle Lance) che si va a raccordare sulle piste che scendono da un pianoro a circa 1900 mt, base dello ski-lift delle Lance. Ho evitato di salire per le piste battute seguendo il fianco dx idrografico del vallone, battendo traccia nella neve farinosa. E' evidente il percorso dello ski-lift che porta al colle delle Lance, la marcata insellatura sulla destra: la via d'accesso per la punta passa invece per la depressione più a sinistra. Ritornando per un breve tratto sulla pista di discesa si sale sempre costeggiando il pendio-parete ovest della nostra punta, mirando al canale di media ripidezza che porta alla depressione: qui al vista si apre sulla sottostante Sagna del Vallone. Si traversa verso sinistra e si comincia a salira lungo la dorsale, che si fa più ripida man mano che ci si avvicina alla vetta, che è meglio raggiungere a piedi: il punto più alto si trova sulla cresta che si fa a tratti affilata. Il panorama spazia sulla pianura e sulla parte alta della valle di Viù.
La discesa avviene per la via di salita: a dicembre la neve era una stupenda farina, e in una mezz'oretta ero giù, scendendo sulle piste tra i "discesti della domanica", che guardano con occhio "bieco" noi puristi delle pelli di foca.
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