Scialpinismo

 

Cima del Carro 3326 m
 

 

 
Info gita  
Partenza: Chiapili di sopra, sbarra 1800 m
Tempo di salita: 4 h 30 m
Dislivello: 1650 m
Difficoltà: BS, tratti OS (ramponi a volte utili)
Esposizione N, NE, E, N
Periodo: aprile - giugno

 

23 maggio 2004
La Cima del Carro è una delle perle della valle Orco, sicuramente una delle gite più frequentate in primavera, anche fino a giugno per l'esposizione favorevole del vallone del Carro. La salita presenta alcuni tratti impegnativi, come il canale sopra le alpi del Carro, il traverso sotto l'omonimo colle e soprattutto sul canale di accesso e sul traverso esposto che porta sul ghiacciaio. La discesa, se effettuata per tempo, è di grande soddisfazione per la ripidezza dei pendii.
 

Ennesima bellissima gita di una stagione incredibile. Quando mi sveglio alle 3 e 45 il cielo è nuvoloso in pianura, ma risalendo la valle Orco il cielo si apre e arriviamo ai Chiapili che rimangono solo più brandelli di nubi impigliati tra le vette. Alle 6 partiamo dalla sbarra, sci a spalle, e risaliamo fino all'imbocco della stradina per il vallone del Carro. Scendiamo quindi al ponte 1863 m e qui possiamo mettere gli sci ai piedi. Cominciamo così la tranquilla salita per il lungo vallone, ancora in ombra, mentre strati nuvolosi si insinuano dalla bassa valle fin nel nostro vallone, ma dura poco, perchè presto si dissolvono ed il cielo rimane azzurrissimo.

       

A sinistra: la prima parte del vallone del Carro.

Al centro: si esce finalmente al sole, nel bel pianoro dell'alpe del Carro.

A destra: verso il canale di salita al ghiacciaio del Carro.

Nel giro di un'ora usciamo al sole, caldissimo. Il canale al termine del pianoro è molto ripido, specie nel finale, e la neve dura obbliga all'uso dei coltelli. Il canale termina a circa 2700 m, da qui si percorre un lungo traverso in leggera ascesa verso ovest, alla base della bastionata rocciosa che sorregge il colle del Carro. A passo matusalemmico continuo la salita, fino al canale che porta al ghiacciaio. E' ben ripido, lo si risale con numerose inversioni, fino al famoso traverso esposto. Il pendio è molto ripido (40°), esposto su balze rocciose, ma l'esposizione ad est fa si che la neve sia morbida già al mattino presto.

       

A sinistra: al termine del traverso sotto il colle del Carro.

Al centro: in salita..

A destra: sul ghiacciaio del Carro.

Arrivo così anche io sul ghiacciaio, dove tira un vento gelido. Qui il terreno è facilissimo, la cima è ormai a portata di mano. Oltre la nostra meta si erge maestosa la Grand Aguille Rousse. Senza via obbligata ci si porta verso ovest e quindi si risale il pendio finale fin nei pressi del castelletto roccioso che costituisce la vetta. Il panorama è, ovviamente, di prim'ordine. Tempo di riordinare le idee, di mettere via le pelli ed è ora di scendere.

       

A sinistra: dalla cima del Carro verso il lontano Monte Bianco.

Al centro: Montagne di Pace sulla Cima del Carro.

A destra: dalla vetta uno sguardo alla Levanna Centrale, versante francese.

La prima parte scorre via su neve non del tutto trasformata, ma ancora discretamente sciabile. Un po molle il fondo sul traverso per uscire dal ghiacciaio, poi si spalancano le porte dell'Eden. Tutto il canale che scende dal ghiacciaio è liscio come un biliardo. Cercando tutte le esposizioni più a ovest ci concediamo una sciata imperiale su ottimo firn. C'è poco da dire su questa discesa: semplicemente perfetta, da cima a fondo...

       

A sinistra: il meraviglioso canale che porta in fondo al vallone.

Al centro: sciare sul firn...

A destra: ormai siamo quasi alla fine della discesa..

Arriviamo così in stato di estasi fino al ponte, tra i prati verdeggianti e i fischi delle marmotte. E' sempre una sensazione bellissima ed unica sciare ai confini dell'estate. Ci carichiamo gli sci a spalle e risaliamo alle macchine, dove ci concediamo una merenda sinoira tipicamente piemontese. E non paghi, visto che l'ora lo permette, ci concediamo un'ulteriore sosta relax di oltre tre ore, davanti ad un paio di birre e ad un sole che oggi vuol proprio accompagnarci fino all'ultimo minuto di questa meravigliosa giornata.

       

A sinistra: foto di gruppo sulla neve.

Al centro: fine della sciata, altra foto di gruppo.

A destra: ritorno a casa, nell'estate che esplode.

 

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