MONTE UNGHIASSE 2939 mt (VAL GRANDE) |
Il Monte Unghiasse è il punto culminante della lunga catena spartiacque Val Grande-Valle dell'Orco. E' una montagna poco appariscente dal versante della Val Grande, ma la si può salire senza difficoltà per la bella cresta S-E, segnalata tra le ascensioni di maggior interesse nella guida CAI-TCI "Alpi Graie Meridionali" di Berutto-Fornelli. Si tratta comunque di un' escursione lunga e con qualche tratto faticoso e che richiede cautela nella salita al Colle Unghiasse poichè il sentiero è ormai scomparso, ma che ripaga decisamente per la salita. Assolutamente sconsigliabile in caso di nebbia.
AVVICINAMENTO: Da Lanzo raggiungere con la S.P.1 il bivio per la strada della Val Grande poco oltre Mezzenile e oltrepassare Cantoira e Chialamberto. Subito dopo Pialpetta si prende a sx seguendo le indicazioni per Rivotti e ad un successivo bivio si segue la stradina di sx, che con percorso stretto e tortuoso porta ad Alboni, dove la stradina termina in uno spiazzo. Poco prima del Piano delle Riane ITINERARIO: Dallo spiazzo si seguono le indicazioni per i laghi del vallone d'Unghiasse. Il sentiero ben segnato da bolli bianco-rossi, sale toccando alcune case e giunge su una strada sterrata. In breve si ritrova sulla dx il sentiero, che si inoltra nel bosco di faggi. Si attraversa poi un piccolo pianoro dominato dal Bec di Roci Ruta e si prosegue sempre su buon sentiero fino sotto una paretina rocciosa che costituisce la base di una spalletta e con un tratto più ripido si esce sulla sx di quest' ultima, nei pressi di una baita crollata. Si attraversa un pianoro su un muretto e si riprende a salire tra grandi blocchi, arrivando in breve al bellissimo Piano di Riane 1805mt, solcato da numerosi ruscelli di acqua limpida (da cui il nome) (1,10h). Lo si ,attraversa verso E e si prosegue tagliando il ripido versante del Monte Gran Bernardè (San Bernè) al di sotto di una ripida parete rocciosa. Il sentiero sempre ben segnato si porta al centro del vallone e, toccando alcuni alpeggi, giunge nei pressi dell'Alpe del Laietto 2310 mt. Ora si prosegue su terreno caratterizzato da rocce montonate e si raggiunge il Gran Lago d'Unghiasse 2494 mt (2 h), d'un colore blu profondo. Si costeggia il lago verso dx e si imbocca una traccetta segnalata da ometti e qualche vecchio segnale sbiadito del segnavia EPT 323 che portava al Colle Unghiasse e a Noasca. Si risale il pendio erboso portandosi alla base della liscia parete rocciosa che costituisce la base della Q.2883 IGM e la si costeggia salendo verso O, facendo attenzione a non perdere la traccia, decisamente poco marcata. Con fatica si giunge nei pressi di un canale franoso di mobili sfasciumi (cautela, il pendio è ripidissimo e porta direttamente nel lago!!): lo si attraversa possibilmente appoggiando sulle roccette a dx cercando il passaggio più semplice (ometti), puntando alla cresta che si raggiunge per un ultimo ripido tratto di rocce rotte, toccando quindi il Colle Unghiasse 2805 mt (1h). Alla sx del colle è ora ben visibile la cresta S, all'inizio larga e detritica, poi più stretta e rocciosa, mai aerea. La si risale comodamente seguendo alcune tracce (ometti) e, con percorso più divertente, superando con facile ginnastica i caratteristici salti rocciosi (tranne gli ultimi due; sono comunque tutti evitabili) fino a toccare il punto culminante, dov'è posto un ometto di pietre (2939mt, 30'). Il Gran Lago d' Unghiasse salendo al colle omonimo Il panorama è stupendo sulla Val Grande, sulla cresta di confine, sul Gran Paradiso esulla valle dell'Orco: sono visibili anche le punte Gnifetti e Zumstein del Monte Rosa. Bellissima anche la vista sul sottostante Gran Lago e sullo scosceso versante N.
Discesa: per la via di salita (3,15h). Percorso il 09-09-2000. Roberto Maruzzo-socio CAI-Lanzo
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