Monte Bessun 2908 m. |
Si tratta di un'escursione lunga e faticosa, che si svolge in ambiente solitario, con un lungo tratto senza sentiero e su terreno disagevole e ricco di insidie. Spettacolare la vista sul Gran Paradiso vicino e di fronte,sul vallone di Vassola e sulla pianura. E' una montagna ben visibile dalla pianura per il bizzarro torrione sulla sua dx. |
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AVVICINAMENTO: Da Lanzo raggiungere con la S.P.1 il bivio per la strada della Val Grande poco oltre Mezzenile e oltrepassare Cantoira. poco prima di Chialamberto seguire le indicazioni per Vonzo. Si segue sempre la strada e giunti sotto il paesello di Vonzo si prende il ramo di sx (Vonzo alto) che porta in breve al piazzale vicino alla bianca chiesetta. |
ITINERARIO: Si imbocca la strada asfaltata chiusa da un sbarra e che sale con alcuni tornanti il bosco fino al bivio che porta alla frazione dei Chiappili. Raggiuntala si attraversano le case e si incontra un sentierino poco segnato che sale i prati sulla dx, attraversa un bosco di betulle, tocca una baita isolata e giunge su una carrareccia. Si prende a sx e si segue la stradina che porta nel vallone di Vassola. Con percorso a mezzacosta si gira sul fianco della montagna e si giunge al bel piano di Vassola con i caratteristici ponti in pietra (1630mt, 1,30h). Arrivati al 2° ponte il sentiero si stacca sulla dx e sale il pendio cespuglioso (qualche problema nel mantenere la traccia) in direzione di un alpeggio sotto una balma (1777mt). Si prosegue per il sentiero ora più evidente fino all'Alpe Balmot 1894mt (40') tra grossi massi e poi con un mezzacosta in leggera discesa ci si porta ad attraversare il torrente su alcuni lastroni di roccia (cautela). Nei pressi dell'Alpe Vailet,, la seconda parte dell'itinerario. Si risale ora il pendio e toccando un'alpe diroccata su rocce montonate si entra in una specie di gola che sfocia nel bel piano dell'A.Vailet 2233mt (45'). Il sentiero continua sulla dx di un rilievo erboso e si porta alla base delle balze che sostengono l'A. del Seone superandole con alcune belle serpentine e tratti gradinati. Giunti così nei pressi dell'Alpe (2398mt, 40') si abbandona il sentiero e si punta direttamente verso la vetta del Bessun. Attraversando delle rocce montonate si raggiunge l'enorme caos di macigni alla base della nostra montagna: con le dovute attenzioni e con divertente ma laboriosa ginnastica per trovare i passaggi meno scabrosi si supera quest'enorme pietraia e verso i 2700mt si trova una fascia erbosa piuttosto ripida e con alcune pietre instabili. Superatala si tocca un'altra pietraia instabile inframezzata da fasce di terriccio cedevole e con marcia faticosa si arriva alla base della liscia parete sud. L'attacco del canale nascosto poco sotto la vetta. Un ometto su un grosso blocco indica l'attacco di un canale nascosto sulla sx da due enormi monoliti di gneiss alti una quindicina di mt (~2850mt): si risale così (attenzione alle pietre mobili) il canale di erba, ghiaia e roccette largo da 2 a 3 mt e abbastanza ripido che muore nei pressi di una finestra. Si supera un saltino frontalmente e appoggiandosi a dx su una cengetta ci si trova di fronte all'ultimo breve ma ripido pendio di roccette che porta sulla cresta sommitale nei pressi della cima (cautela; 2908mt,1,50h) che si raggiunge facilmente con breve ginnastica: la vetta è un ammasso di rocce spezzettate: ben visibili i torrioni caratteristici e il Gran Paradiso, nonchè il gruppo Galisia-Basei e la valle dell'Orco. Discesa: per la via di salita (3,15h). Percorso il 22-07-2000.. Roberto Maruzzo-socio CAI-Lanzo |
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