Identificativi stazione meteorologica. |
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La stazione nasce nel dicembre 1995, in concomitanza con un evento meteorologico abbastanza raro, una grossa nevicata, dovuto ad una goccia fredda retrograda, su tutto il nord Italia, preludio all'inverno più nevoso dal 1987. Per quasi tutto il 1996 i dati relativi alla temperatura vengono registrati con termometro a mercurio; dal novembre 1996 entrano in funzione i primi termometri digitali che restano in funzione fino al dicembre 1998, quando vengono sostituiti da una centralina termometrica digitale Oregon Scientific JTR 168. Dall'11 novembre 2000 è in funzione una stazione meteorologica digitale completa Huger WM 918 H, che fornisce in tempo reale temperatura e umidità dell'aria, temperatura del punto di rugiada, pressione atmosferica, quantità di precipitazione, forza e direzione del vento. Dal 1° gennaio 2005 il sensore del termoigrometro è stato posto in capannina di legno autocostruita , posizionata su terreno erboso, cercando di allontanarsi il più possibile da edifici di abitazione. Nella capannina, oltre ai sensori elettronici, trovano spazio un termometro a mercurio ed un igrometro meccanico. Dall' 11 febbraio 2006 è entrata in funzione la nuova stazione Davis Vantage Pro II. Il sensore termoigrometrico è posto in schermo solare standard a 5 piatti, a 180 cm dal suolo. Il gruppo ISS è al momento posizionato sul fianco della capannina, in modo che la bocca del pluviometro sia al di sopra del tetto della stessa. L'anemometro Davis è stato posizionato sul tetto, al di sopra di quello Huger. I dati della Davis sono visibili on-line alla pagina apposita. La stazione Huger rimarrà in funzione, affiancando la nuova strumentazione, per effettuare controlli e comparazioni nelle misurazioni dei vari parametri meteorologici.
Il pluviometro Huger.
Il gruppo anemometri.
Viste della capannina meteorologica in legno verniciato.
La consolle della Huger.
Cenni sul microclima della località. La stazione è sita nella frazione Prati del comune di Villanova Canavese (TO), a circa 1.5 km ad ovest della Stura di Lanzo. La zona presenta caratteristiche microclimatiche particolari, fa praticamente parte della fascia pedemontana delle valli di Lanzo, risentendo sia della quota che della vicinanza delle prealpi torinesi (la catena montuosa del Monte Basso-Druina-Colombano dista meno di 6 km in linea d'aria). Durante l'inverno le temperature minime sono spesso molto basse, circa 4-5° in meno rispetto al paese (ciò è dovuto alla morfologia del terreno, leggermente depresso >> "effetto conca" e alla posizione circondata da prati), con tuttavia notevoli escursioni termiche. Generalmente la località è sul limite dell'inversione termica, le giornate di nebbia sono rare, e spesso si vede il muro della nebbia a pochi km di distanza verso est, ma non raggiunge i Prati di Villanova. Può quindi capitare che mentre al di là della Stura di Lanzo vi sia la nebbia, mentre qui splenda un caldo sole. Le nevicate non sono molto frequenti, per lo meno negli ultimi 10-20 anni, per via dello stabilirsi di predominanti correnti settentrionali durante l'inverno. Tuttavia la zona è esposta alle nevicate da stau da est (ad esempio 13/12/2001 e 28/02/2005), vista la vicinanza alle montagne. La neve in genere è capace di durare a lungo per via del forte irraggiamento notturno e delle basse temperature minime. La zona è particolarmente soggetta a venti di föhn, che talvolta raggiungono velocità tempestose (118 km/h nel gennaio 2005). La frequenza del fenomeno negli ultimi anni è in aumento (tra 20 e 30 episodi l'anno) e si distribuisce durante i 12 mesi, con particolare insistenza in quelli invernali. Più rari gli altri venti (grecale, tramontana, scirocco, libeccio) che difficilmente fanno la loro comparsa nei bassi strati. Normalmente la località è soggetta a regime di brezza: direzione sud est durante il giorno, e nord ovest durante la notte. La primavera è generalmente piovosa (specie aprile e maggio), a volte fresca e con gelate che talvolta si spingono fin oltre la metà di aprile. (con conseguenti danni alle colture). L'autunno è spesso mite, stabile (ottobre), con episodi piovosi talvolta rilevanti. Le prime gelate in genere si registrano nella prima decade di novembre. L'inverno negli ultimi anni è sempre più caratterizzato da lunghi periodi di siccità, a volte quasi assoluta, a causa delle correnti sfavorevoli all'arrivo di perturbazioni (prevalenza di flusso in quota da nord-ovest). L'estate negli ultimi anni è caratterizzata da frequenti ondate di caldo, a volte con estremi rilevanti (in media 20-40 giorni oltre i 30°), ma con l'umidità che raramente raggiunge valori talmente elevati da provocare disagio. La vicinanza con le catene montuose fa sì che nei mesi di novembre e dicembre il sole tramonti già prima delle 16, con conseguenti ripercussioni sul ciclo vegetativo delle piante, che sono anche in primavera in ritardo di circa 15 giorni rispetto al paese. Su questi monti si formano spesso dei violenti temporali, che pur tuttavia non raggiungono spesso la zona dei Prati di Villanova, ma vi transitano velocemente sopra o intorno, dirigendosi verso i centri più pianeggianti. Le grandinate sono poco frequenti ed in genere di scarsa intensità. La piovosità media annua (storica) si aggira sui 1250 mm.
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