Scialpinismo

Mentre risaliamo l'angusta valle di Ribordone, non pare vero che si possa fare una gita con gli sci da queste parti...Giunti a Ciantel, partiamo già col sole, per una stradina a poca pendenza che si inoltra nel bosco, abbastanza fitto. Nell'ombra arriviamo all'Alpe Biro, poi il tratto più ostico. Un fitto bosco di pini e la poca neve rendono difficile la salita. Io riesco a non togliere gli sci, salendo nonostante la neve dura e il terreno malagevole, e uscendo finalmente dal bosco verso quota 1700 m. Usciamo presto anche al sole, notando il bel manto già primaverile.

L'Alpe Biro, ad un'ora di cammino da Ciantel.

Il sole è molto caldo e non c'è aria. Proseguiamo per bei pendii, fino a giungere nei pressi dell'Alpe Colletto, quindi ci disperdiamo lungo la dorsale molto panoramica. Solo Chiara rimane in testa, noi maschietti accusiamo i postumi del pranzo (e del bordeaux..) di Natale...Alle Case Testona, proprio sulla dorsale, è d'obbligo uno spuntino. Riprendo anche io la salita, per il terreno che si fa via via più ripido, e sbuffando come una locomotiva, fino ad arrivare sulla vetta sciistica. Il panorama è molto bello, sull'alta valle di Ribordone e sulla valle Soana.

L'Alpe Colletto, sulla dorsale di salita a Cima Testona.

E quindi viene la discesa. Uno spettacolo unico, la neve, nonostante siamo solo a fine dicembre, è perfettamente primaverile, un firn perfetto. Fino a 1800 m è puro divertimento, poi cominciano i dolori...prima una brutta crostaccia, poi il tratto dei fitto bosco (nel quale ancora una volta, sprezzante delle solette, riesco a non togliere gli sci dai piedi...) dove lo scialpinismo si trasforma in "pinismo estremo". Giungiamo così all'Alpe Biro, dove ritroviamo pure una parvenza di farina, e poi ci aspetta la facile stradina, fino a Ciantel. Il sole e la fontana fresca ci invogliano ad una piacevole sosta, prima di concludere la gita con la classica birra.

Il gruppo in vetta.

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