Becca Torchè 3023 m.


La Becca Torchè è la più accessibile delle due dame di Challand, due perfette piramidi gemelle, ben visibili appena si entra in Vallèe. Gita veramente lunga, quasi eterna se si parte da Issime. E' possibile seguire la strada ben tenuta che sale a San Grato. In realtà c'è un divieto di transito "chi prosegue lo fa a  proprio rischio e pericolo", ma non mi pare di aver visto un divieto che faccia riferimento alla solita legge regionale sulle interpoderali. Gita bella, con sentiero poco evidente da Muhnes in su. Prestare attenzione alla parte finale, cresta rocciosa con pietre instabili. Panorama immenso, cautela a non sporgersi dal versante nord, che precipita per 400 m sui nevai sottostanti.
  • Partenza: San Grato 1667 m

  • Tempo di salita: 4 h 10 m

  • Dislivello: 1350 da San Grato

  • Difficoltà: EE

  • Periodo consigliato: Luglio – Ottobre

24 novembre 2005.

Che storia... un 3000 a fine novembre! La neve si fa attendere, si prosegue con le salite in quota. Siamo in tre alla partenza da San Grato a 9° sottozero. Partiamo a buon passo nel gelo, per un sentiero ben segnato (1 - 1c), che attraversa la piccola frazione con le sue case walser, poi si inoltra nel bosco, che troviamo spolverato di neve e ricamato dalla galaverna. Io e Chiara rimaniamo indietro, raggiungiamo Marco a Muhnes, dove ritroviamo anche il sole. Fa freddissimo, un sorso di the caldo ci ritempra il fisico.

   

A sinistra: giochi di ghiacico, neve e luce, nel bosco.

Al centro: i tetti di Muhnes. Sullo sfondo il Col Dondeuil, che porta in val d'Ayas.

A destra: dettaglio dell'alpe Habru Vlou.

Ripartiamo, attraversando verso destra il pianoro, verso alcuen case adagiate su un grosso masso, Schtein. Di qui sale ripidissimo un sentiero malagevole, non molto evidente, che ci spezza il fiato anche a causa del freddo. Giungiamo alle belle baite dell'alpe Habru Vlou, a 2370 m. Da qui sono visibili le due Dame di Challand. A destra c'è la nostra Torchè, si vede bene la croce di vetta. Il sentiero oltre le baite si perde facilmente. Bisogna cercare di salire più a sinistra possibile (ometti), andando a passare un caratteristico tratto sostenuto da muro a secco, uscendo su di una dorsale  ed entrando nel valloncello tra la Torchè e la Becca di Vlou.

   

A sinistra: sopra Habru Vlou, le due dame di Challand: a sx la Torchè, a dx la Vlou.

Al centro: l'attacco della cresta S della Torchè.

A destra: io e Chiara in vetta a -15°.

Risaliamo verso sinistra, salendo così sulla cresta S, dove ritroviamo Marco che aveva perso il sentiero... Il vento gelido ci fa battere i denti, mentre risaliamo la ripida cresta, assai faticosa, di erba e roccette, e qualche pietra instabile. Il percorso è divertente e panoramico, ma il vento polare è davvero fastidioso. Giunti pochi metri sotto la vetta, lsciamo lo zaino e mi vesto come se fossi su di un 8000 per salire in breve alla croce di vetta. Il panorama è splendido, fa freddissimo. Saremo sui -15°, con vento a 30 km/h.

   

A sinistra: la piccola madonnina sulla vetta della Torchè.

Al centro: la parete sud della Becca di Vlou con il "Gran Diedro".

A destra: dalla vetta della Torchè, il precipizio della parete Nord.

Impressionante il colpo d'occhio sul precipizio della nord. Scendiamo quasi subito, fa troppo freddo. Una piccola sosta, poi scappiamo verso il basso. Bisogna fare attenzione a non perdere il sentiero una volta lasciata la cresta, tenere la sinistra, e seguire gli ometti e la traccia a sinistra, onde evitare di prendere la traccia che porta al col Dondeuil. Arriviamo all'alpe Habru Vlou, dove al riparo dal vento ci concediamo un pranzetto, annaffiato dal vinello.

   

A sinistra: auto ritratto in discesa dalla Becca Torchè.

A destra:Chiara in sosta in una frazione poco oltre San Grato.

Ripartiamo alle tre meno venti, la discesa su Muhnes è faticosa e presto nell'ombra, il gelo si fa sentire. La temperatura rimane costante sui -7/-8, scendiamo sempre a buon passo, guardandoci intorno, osservando questo splendido vallone, immerso nella solitudine pre invernale. Arriviamo a San Grato alle 16. Cambiarsi a torso nudo a -7° è una cosa fantastica. Non ne sono consapevole, ma questa è la penultima gita da disoccupato...

 

A sinistra: casa Walser a San Grato.

A destra: la chiesetta di San Grato.

ANche oggi, giovedì, non abbiamo ovviamente trovato nessuno su di qui. Solo noi c'eravamo lassù a 3023 m sulla Becca Torchè. Altro sogno di anni fa, portato a termine. Mentre penso a questo, scendiamo ad Issime, dove una buona birra prepara il ritorno a casa.

Roberto Maruzzo-socio CAI-Lanzo


 

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